
Atti consiliari Regione Lazio
IX LEGISLATURA - RESOCONTO DELLE DISCUSSIONI - SEDUTA N. 9 DEL 3 NOVEMBRE 2010
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(Interruzione del consigliere Fiorito)
Per concludere volevo leggere una
dichiarazione del collega Fiorito, visto che ci
chiede l’orario. Me lo permetti, no? Perché se
lui non me lo permette naturalmente questo
significa cercare di farmi tacere su una
questione importante. Noi avevamo preso,
Presidente, un provvedimento che era quello
di spostare ginecologia e ostetricia ad Alatri
per fare questo lavoro di razionalizzazione.
Fiorito cosa diceva? Maggio 2008: “Come
promesso, se verrà confermata questa
scellerata decisione - “scellerata” decisione -,
io, insieme al dottor Noto - non è “noto” a
me, tuttavia dottor Noto - e a tutti gli
anagnini, mi incatenerò davanti all’ospedale
in segno di protesta”. Ora, se lei si incatena di
fronte alla decisione del centrosinistra di
spostare ostetricia, ma cosa fa adesso di
fronte alla chiusura dell’intero ospedale? Si
dimette da capogruppo? Si dimette da
consigliere regionale? Andrà ad abitare in
un’altra provincia? Qualche cosa di eclatante
la dovrà pur fare, perché penso…
PRESIDENTE. Consigliere Montino, la
prego, si avvii alla conclusione. Ha superato
abbondantemente il tempo a disposizione.
Grazie.
MONTINO (Pd). Battuta finale, per
concludere.
Noi, Presidente, siamo disponibili a un
confronto, per essere chiari, però siamo
disponibili a un confronto vero, siamo
disponibili a un confronto dove non ci si può
dire “questo no, perché ormai è stato deciso”,
perché ci sono margini ancora di decisione, ci
sono ancora le possibilità per fare degli
interventi, soprattutto sulla rete ospedaliera,
bisogna salvare - io non faccio l’elenco degli
ospedali, naturalmente, che bisogna salvare -
alcune strutture, rafforzare alcune strutture
per non lasciare circa mezzo milione di
persone al di sotto dei livelli essenziali di
assistenza.
Ecco il nostro appello, io mi auguro che
questo appello venga raccolto, allora la
discussione, sì, qui dentro e la discussione in
Commissione sanità può essere una
discussione positiva, può essere una
discussione democratica, civile per trovare le
giuste soluzioni. Grazie.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare il
consigliere Brozzi. Ne ha facoltà.
BROZZI (LRP). Presidente Polverini, signor
Presidente del Consiglio, assessori e illustri
colleghi d’Aula, io avevo preparato tutto un
discorso per poter iniziare, perché è la prima
volta che parlo e mi faceva piacere parlare
nella mia duplice veste - perché meglio di
così il Presidente non mi poteva mettere in
condizione - di sanità, e io in questo quarto di
secolo prima di calcare i campi di calcio ho
calcato quelli degli ospedali e degli studi
medici, per cui credo di poter dire qualcosa.
In tutti questi anni mi sono ripetutamente
domandato come mai una sanità, una sanità
del terzo millennio, una sanità che dovrebbe
assistere ogni cittadino non fosse andata in
quella direzione nella quale tutti quelli che
praticamente come me hanno fatto il medico,
hanno fatto tanti lavori in questi anni si
domandavano perché non andare.
Allora lei, Presidente, parla di una
rivoluzione, probabilmente non si immagina
quale sia la rivoluzione di cui si parla, perché
sento parlare da più parti della chiusura di
ospedali e i pazienti vengono da noi negli
studi medici e ci dicono: “Dottore, posso fare
le analisi prima che vengano chiusi gli
ospedali?”. E mi fanno piacere i toni con cui
il Presidente Montino ha parlato perché credo
che oggi ci troviamo davanti ad un periodo
storico di proporzioni veramente
catastrofiche, se oggi sbagliamo strada, se
oggi noi disgraziatamente non andiamo ad
ascoltare quelle che sono le esigenze delle
persone, visto che le persone di cui parliamo
sono persone malate, e che praticamente ci
chiede giustamente il Presidente Montino
perché non abbiamo chiuso l’Ospedale
Forlanini, ma lì si parla di cancri del
polmone, Presidente! Il cancro del polmone,
faccio presente a tutti gli amici che sono qui
in Aula, forse insieme al tumore del cervello
è una delle patologie maggiormente espresse