
Atti consiliari Regione Lazio
IX LEGISLATURA - RESOCONTO DELLE DISCUSSIONI - SEDUTA N. 9 DEL 3 NOVEMBRE 2010
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limitati soltanto alla città di Roma.
Riconverte e non chiude gli ospedali del
territorio, quali strutture che non hanno i
requisiti strutturali e dimensionali per offrire
una risposta di salute adeguata alla
collettività. Come sapete si tratta di 24
presidi, per questi 24 presidi ho già parlato,
ripeto, con i sindaci e insieme gestiremo
questa riconversione ma soprattutto ho
sufficiente umiltà per dire che il Piano è
perfettibile e che quindi, mantenendo
l’impianto generale ed i conti sui quali ci
siamo impegnati con il Ministero
dell’economia per uscire dal
commissariamento nel più breve tempo
possibile, possiamo sicuramente mirare a
degli interventi che rispondano, ripeto, alle
esigenze del piano di rientro, ma allo stesso
tempo alle esigenze sanitarie dei cittadini
della nostra Regione.
L’enorme sforzo che abbiamo messo in
campo ha prodotto, in soli 5 mesi, risultati
che non si vedevano da anni. Il Ministero
dell’economia e delle finanze e il Ministero
della salute infatti hanno promosso il Piano di
riordino della rete ospedaliera e tutte le
attività fino ad ora messe in campo.
Questo ci ha consentito intanto lo sblocco
immediato di liquidità per la Regione Lazio
di un miliardo e 214 milioni dei circa 2
miliardi di euro che il Ministero aveva
trattenuto da anni a causa delle inadempienze
della Regione. Questo è stato fatto per noi ed
anche per la Regione Campania. Ulteriori
800 milioni circa saranno erogati entro il
mese di febbraio 2011.
In più, come concordato con il Ministero,
abbiamo già inviato le lettere con le quali il
Ministero procederà allo sblocco dei circa
900 milioni di euro attraverso
l’autorizzazione fino ad oggi negata delle
risorse dei fondi Fas; l’autorizzazione a
contrarre un nuovo mutuo autorizzato dal
Ministero dell’economia per 527 milioni; la
concessione con apposita norma dello
sblocco parziale del turnover. Anche su
questo abbiamo detto ai sindacati dei medici
e alle confederazioni che chiederemo insieme
la percentuale di sblocco della quale la nostra
Regione ha bisogno per poi intervenire
successivamente sul Ministero; la non
applicazione delle ulteriori addizionali Irap e
Irpef per l’anno 2011; la concessione di
finanziamento a valere sui fondi ex articolo
20 per 325 milioni.
Queste sono le cose che abbiamo in questi
giorni portato a casa. Quindi, come dicevo, lo
sblocco immediato delle risorse, l’attivazione
della procedura già concordata con i
Ministeri dell’economia e della salute per lo
sblocco dei fondi Fas, per lo sblocco del
turnover, per l’autorizzazione a un nuovo
mutuo. Purtroppo l’indebitamento della
Regione non ci ha consentito, come pure noi
avevamo proposto, di aumentare la quota di
mutuo perché, come sapete ormai tutti bene,
il nostro debito purtroppo ci impedisce di
indebitarci ulteriormente. Ciononostante
abbiamo dato sufficienti garanzie per farci
autorizzare altri 524 milioni.
Questa è la situazione dalla quale io sono
partita, è la situazione che ho potuto far
certificare dagli advisor della Regione e del
Ministero dell’economia, è la situazione che
conoscete dal punto di vista sanitario che
risponde nel migliore dei modi alle
indicazioni non soltanto dei Ministeri
vigilanti ma anche degli organismi
sovranazionali, perché anche con quelli
dobbiamo fare i conti, e io credo che sia uno
straordinario risultato che abbiamo portato a
casa soltanto in cinque mesi.
Qualcuno si è, diciamo, lamentato in
maniera un po’ vivace del fatto che il Piano
di rientro non è stato concertato e concordato.
Intanto ricordo a me stessa che sto agendo in
regime di commissariamento, e quindi
purtroppo - dico purtroppo - debbo
rispondere a quelli che sono gli indirizzi che
mi sono stati assegnati con il decreto
commissariale, ma nello stesso tempo vi dico
anche che se avessi iniziato una trattativa
probabilmente non saremmo stati in grado,
entro il 31 dicembre, ultima data che
avevamo chiesto noi - perché ricorderete
benissimo che prima era entro il 30 settembre
- di procedere con la consegna del Piano e
con la valutazione. Abbiamo avuto un
leggero ritardo rispetto all’ultimo tavolo
tecnico, ormai credo che abbiate cominciato a