Dil ID: 1
Dil Adı: english
Dil Kodu: en1tayfun Creda Brand's Products
Dünyanın En Büyük
Elektronik Bilgi Kütüphanesi



55555
Atti consiliari Regione Lazio
IX LEGISLATURA - RESOCONTO DELLE DISCUSSIONI - SEDUTA N. 9 DEL 3 NOVEMBRE 2010
5
l’esigenza di ottimizzare l’impiego del
tempo. In particolare la Conferenza ha
stabilito che la durata degli interventi dei
presidenti dei gruppi consiliari sarà di venti
minuti mentre il tempo a disposizione dei
consiglieri sarà di dieci minuti.
La Presidente Polverini ha comunicato che
per impegni istituzionali alle ore 18,00 dovrà
allontanarsi dall’Aula. Per questa ragione,
indipendentemente dallo stato dei lavori, il
dibattito verrà sospeso fino all’ora che poi
stabiliremo durante il percorso per poi
riprendere e proseguire ad oltranza.
Dichiaro aperta la discussione.
Ha chiesto di parlare la Presidente della
Giunta, Renata Polverini. Ne ha facoltà.
POLVERINI, Presidente della Giunta.
Grazie, Presidente, buongiorno a tutti, grazie
agli onorevoli consiglieri.
Vorrei leggere una brevissima relazione,
anche perché parliamo di un argomento che
sta a tutti a cuore e per il quale e del quale
abbiamo dibattuto ormai su diversi fronti
nelle scorse settimane. Quindi non entrerò nel
dettaglio del Piano anche perché ormai lo
conoscete bene. Ricordo, peraltro, che alcuni
esponenti dell’opposizione lo presentarono
addirittura prima della sottoscritta, quindi
evidentemente c’è una conoscenza molto
approfondita del Piano.
Peraltro informo che abbiamo iniziato un
proficuo lavoro di concertazione con, primi
fra tutti, i sindaci dei comuni coinvolti con le
loro strutture in piani di riconversione,
sindaci ai quali abbiamo annunciato una
presenza tecnica, già dai prossimi giorni, per
valutare insieme le modalità ed i tempi ed
eventuali perfezioni per, appunto, rendere il
servizio migliore ai cittadini, ma nello stesso
tempo portare a compimento quello che è
l’obiettivo del Piano di rientro. Stesso
percorso è iniziato con le organizzazioni
sindacali, sia confederali che con quelle dei
medici, a seguito del quale il sindacato dei
medici ha già revocato lo sciopero che aveva
indetto per il 9 dicembre. Anche con loro,
oltre alla rituale concertazione prevista dai
decreti del Piano di rientro, ci sarà comunque
un percorso che accompagnerà tutto il
processo, anche perché alcune loro
indicazioni facevano già parte dei nostri
intendimenti. Comunque lavoreremo insieme,
c’è un calendario fitto di appuntamenti.
Facciamo innanzitutto chiarezza sullo stato
dei conti come ereditato sotto il profilo
finanziario, economico e strutturale.
Io vorrei cogliere anche l’indicazione che
ho visto stamattina dalla lettura di alcuni
giornali per dire che forse questo dovrebbe
essere l’ultimo momento in cui nel Lazio si
parla, rivolgendosi al Sistema sanitario
regionale, sempre e solo dei conti che troppo
spesso non ci fanno onore come classe
dirigente.
Quindi io oggi, siccome lo avevo detto in
conferenza stampa, illustrerò dati che già
conoscete, senza entrare nel dettaglio, però
l’auspicio è che oggi si apra un dibattito
costruttivo che guardi al merito del
provvedimento, che tenda a migliorare il
nostro sistema sanitario e a rendere possibile,
perché è possibile, in tutte le Regioni, in
parecchie delle Regioni, tranne quelle
sottoposte a piano di rientro, è già così, si può
sicuramente coniugare l’economia, le finanze
con quello che è un servizio migliore rispetto
alle nuove esigenze che la nostra Regione
deve affrontare.
Appena insediata ho chiesto all’advisor di
analizzare i conti consolidati della Regione
ed è emerso un disavanzo di oltre 5 miliardi e
800 milioni, investimenti programmati per
oltre un miliardo, uno stock di perenzione di
circa 3 milioni, per un totale di indebitamento
da gestire di circa 10 miliardi. Tutti dati
riferiti al 31 dicembre 2009, certificati
dall’assestamento di bilancio approvato con
legge regionale del 10 agosto 2010, la n. 3.
La sorpresa più grave l’abbiamo trovata nei
conti di bilancio della sanità dove abbiamo
accertato un ulteriore buco di circa un
miliardo e 611 milioni dovuti a: 559 milioni
per mancata copertura del vecchio Piano di
rientro relativo ai debiti pregressi; 325
milioni per investimenti fatti dalle Asl nel
periodo 2006/2009 utilizzando
impropriamente il Fondo sanitario regionale,
che come tutti sappiamo dovrebbe essere
destinato alle sole spese correnti, e questo è