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Atti consiliari Regione Lazio
IX LEGISLATURA - RESOCONTO DELLE DISCUSSIONI - SEDUTA N. 9 DEL 3 NOVEMBRE 2010
125
Allegato n. 4
Risoluzione n. 7 del 3 novembre 2010 dei
consiglieri Maruccio, Montino, Nieri, Bonelli,
Peduzzi, Berardo Romanzi, Celli
Oggetto: Piano di riordino della rete ospedaliera
del Lazio.
PREMESSO
Che con il decreto 80 del 30 settembre 20 l O la
Presidente Polverini in qualità di commissario
straordinario ad Acta per la sanità del Lazio ha
presentato una proposta di piano di riordino della
rete ospedaliera del Lazio che disattende tutte le
dichiarazioni e le promesse da lei effettuate in
campagna elettorale;
Che tale Piano propone un taglio di posti letto ed
una chiusura di strutture sanitarie ripartito in
modo del tutto disomogeneo sul territorio
regionale;
Che strumento di tale disomogeneità sono le così
dette Macroaree approvate con il decreto numero
48, utilizzate come mero artificio contabile per
annacquare e spalmare una evidente disparità di
rapporto fra abitanti e posti letto che, nel caso
degli acuti -se si scorporano i dati che le
Macroaree aggregano -vede la città di Roma
mediamente molto al di sopra del rapporto di 3, l
per mille previsto per legge (con picchi eclatanti
come 9,27 nella ASL RM/E) e le province quasi
tutte molto al di sotto ed in alcuni casi non
raggiungere neanche la soglia di un posto letto per
mille abitanti;
Che tale disomogeneità insieme alla così detta
"riconversione" (in realtà chiusura) di 24 strutture
sanitarie e di altrettanti Pronto Soccorso ha
suscitato la viva indignazione di molte comunità
della nostra Regione, che stentano addirittura a
trovare sedi di confronto istituzionale con
l'amministrazione;
Che tale Piano avrà un deleterio impatto sia
sull'offerta di salute ai cittadini sia sul comparto
occupazionale, nel quale vengono stimati fra i
2000 e i 3000 licenziamenti derivanti dalla sua
attuazione;
Che il Piano non quanti fica gli eventuali risparmi
né introduce elementi di miglioramento
dell'offerta sanitaria, non prevedendo neanche
scadenze temporali per rendere sostenibili in
termini assistenziali i cambiamenti che introduce,
non soltanto sugli acuti ma anche sulla
lungodegenza e sulla riabilitazione;
Che il Piano non ha determinato un riequilibrio
dell'offerta fra pubblico e privato nell'ambito delle
specialità;
CONSIDERATO
Che l'applicazione del Piano non ha comunque
consentito di evitare un aumento dell'IRPEF per i
cittadini del Lazio, sicuramente per il 201 O e con
ogni probabilità anche per gli anni a venire;
Che nell' Allegato E al Decreto 80 viene fatto
esplicito riferimento a 337 posti letto ancora da
assegnare, in base alle esigenze che potrebbero
emergere dall'applicazione del Piano;
Che le 8 nuove strutture sanitarie ciascuna da 30
posti letto di Psichiatria previste dal Piano detenni
nano un impatto di + 240 posti letto che al
momento sono stati computati fra gli acuti ma che
risulta che il Governo avrebbe già dato
indicazione di scorporare da quel numero, che
dunque abbasserebbe ancora il rapporto fra
abitanti e posti letto;
I sottoscritti consiglieri regionali
IMPEGNANO LA GIUNTA REGIONALE
A correggere il Piano uscendo dalla logica delle
Macroaree, modificandolo in modo che:
- intercetti i reali bisogni di salute e fornisca un'
adeguata risposta di offerta sanitaria ai cittadini
sulla base dei Distretti Sanitari, delle ASL, delle
Province e del territorio dell'intera Regione;
- rafforzi l'offerta sanitaria a favore delle
province, garantendo così una distribuzione più
democratica dei servizi ed evitando di accrescere
il fenomeno della mobilità esterna che in questa
situazione è indubbiamente destinata ad
aumentare;
- garantisca un riequilibrio dell'offerta per acuti
in tutto il territorio regionale;
- eviti l'affollamento di servizi sulla città di
Roma, rafforzando la cintura urbana e dando