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Atti consiliari Regione Lazio
IX LEGISLATURA - RESOCONTO DELLE DISCUSSIONI - SEDUTA N. 9 DEL 3 NOVEMBRE 2010
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della giustizia in Iraq;
nel succitato appello internazionale veniva
esplicitamente sottolineato che "evitare la
condanna a morte e l'esecuzione di Tareq Aziz,
che rischiano di avvenire senza che vi sia stato un
processo degno di questo nome, potrebbe segnare
una evidente soluzione di continuità rispetto a
metodi e pratiche in voga ai tempi di Saddam,
oltre che assicurare verità e giustizia a tutte le
vittime del suo regime, non solo quelle per cui
Aziz è oggi sotto processo";
per aiutare nella ricostruzione della verità
storica sulle responsabilità del regime e sugli
accadimenti che hanno caratterizzato la storia
irachena fino alla guerra appare di fondamentale
importanza garantire la vita a un testimone chiave
quale l'ex vicepresidente iracheno;
impiccando un altro testimone eccellente, l'Iraq
rischierebbe di ripetere il tragico errore già
commesso con Saddam Hussein, impedendo
l'accertamento della verità, che costituisce un
diritto fondamentale e un interesse inalienabile
della collettività umana, diritto tanto più prezioso
se si considera l'elevato prezzo pagato in termini
di vite umane e sofferenze in Iraq;
su questi obiettivi, dal 2 ottobre 2010, Marco
Pannella ha ripreso il suo Satyagraha con uno
sciopero della fame che, il 26 ottobre, alla notizia
della condanna a morte di Tarek Aziz, è passato
anche a quello della sete perché non si passi alla
sua esecuzione.
Tutto ciò premesso e considerato
il Consiglio Regionale impegna la Presidente
della Regione
a chiedere al Governo italiano di intervenire con
urgenza nei confronti delle autorità irachene
perché sia evitata l'esecuzione di Tarek Aziz e dei
suoi coimputati, coerentemente con la
straordinaria iniziativa nonviolenta, parlamentare,
istituzionale e di opinione pubblica che il 18
dicembre 2007 ha portato allo storico risultato
dell'approvazione della "Moratoria Universale
della pena di morte" da parte dell'Assemblea
Generale dell'ONU;
farsi promotore presso i partner europei di una
formale richiesta alle autorità irachene di
reintrodurre la moratoria sulla pena di morte
stabilita in Iraq dopo la caduta di Saddam
Hussein, al fine di rafforzare il completamento
della transizione democratica dell'Iraq secondo i
principi di uno stato di diritto che rispetta i più alti
standard delle giustizia internazionale.
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