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Manuale d'uso V1.0 – 06/2010
7.3.3 Lesioni cutanee
Sulla pelle, i raggi UVA (315-400 nm) possono causare una iperpigmentazio-
ne e un eritema (cioè una scottatura). L'irradiazione nel campo UVB
(280-315 nm) è per la pelle la più dannosa. Oltre alle lesioni termiche causate
dall'energia ultravioletta, esiste anche la possibilità con i raggi UVB della
carcinogenesi causata dai raggi. Le lunghezza d'onda più corte vengono
assorbite negli strati morti esterni dell'epidermide (stratum corneum), e
quelle con una maggiore lunghezza d'onda hanno all'inizio un effetto di scu-
rire i pigmenti seguito dall'eritema nel caso in cui l'esposizione raggiunge un
livello eccessivo.
I pericoli il rapporto con l'irradiazione della pelle sono meno importanti dei
danni agli occhi. Con l'uso sempre più diffuso di sistemi laser potenti, in par-
ticolare laser ultravioletti, la pelle del personale può essere tuttavia esposta
a potenze di raggi estremamente elevate se essi non vengono impiegati in
sistemi incapsulati.
Le ustioni cutanee causate da laser possono presentarsi molto rapidamente e
sono di solito molto intense. Gli indumenti protettivi dal laser vanno usate ogni-
qualvolta esista la possibilità dell'irradiazione diretta con un raggio laser.
La radiazione UVC da 200-280 nm può causare un eritema (scottatura),
melanomi e ustioni.
UVB: la radiazione da 280-315 nm può causare un accelerato invecchia-
mento della pelle, un accresciuta pigmentazione della pelle e ustioni.
UVA: la radiazione da 315-400 nm può causare uno scurimento dei pig-
menti e ustioni alla pelle.
Visibile: la radiazione da 400-700 nm può causare reazioni fotosensitive e
ustioni alla pelle.
La radiazione infrarossa da 700-100.000 nm può causare ustioni alla pelle.
7. Appendice A – sicurezza laser