
Atti consiliari Regione Lazio
IX LEGISLATURA - RESOCONTO DELLE DISCUSSIONI - SEDUTA N. 9 DEL 3 NOVEMBRE 2010
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domanda sulla quale qualche risposta va data.
Dove avete tagliato, in quale prateria siete
andati a trovare quelle strutture che
tagliandole non hanno fatto risparmiare nulla
a questa Regione?
Ci dice Nieri, Presidente Abbruzzese, “Ma
noi l’abbiamo coperto!”. Certo, sono tutti
bravi a coprire massacrando di tasse la
popolazione di questa Regione, perché è
quello che è successo negli anni di vostra
amministrazione.
Allora, Presidente, io spero che invece si
possa aprire una pagina diversa in questa
Regione, una pagina nella quale possano
emergere anche idee nuove, innovative per
quanto riguarda lo sviluppo della sanità,
sapendo che dobbiamo avere di fronte a noi
un obiettivo che lei ha già delineato, quello
della fine del commissariamento. Vedete, su
questo piano c’è stata anche dialettica
trasversale, abbiamo visto a sinistra, non
vorrei offenderlo, il senatore D’Ubaldo
prendere le distanze nel Partito democratico
e dal Partito democratico rispetto alle
critiche, ed il presidente D’Ubaldo non è
proprio l’ultimo dei segretari di sezione di
quell’importante partito, è colui il quale avete
collocato al vertice dell’Agenzia di sanità
pubblica, quindi stiamo parlando di uno che
vi ha invitato a non esagerare con le proteste.
Poi, certo, da questa parte c’è anche
qualche mal di pancia, ho notato le
dichiarazioni di un rinnovatore della politica,
come l’onorevole Salatto, che vuole essere
consultato. C’è una differenza tra “consulto”
ed “insulto”, quindi credo che, insomma, si
debba regolare.
Però, colleghi, vedete…
(Interruzione di un consigliere: “Eravate
molto amici!”)
Sì, sì.
Però, colleghi, vedete, c’è un tema ancora
più importante. Perché ho iniziato sulle colpe
altrui? Col senno del poi possiamo sempre
riscrivere la storia. A me domani capiterà di
andare ad un convegno del Codacons che
denuncerà come in un triennio questa
Regione, su 14 medicinali presi in esame, ed
a fronte di una popolazione molto più ampia
dell’Emilia Romagna, ha speso 50 milioni in
più di quella Regione senza una proporzione
tra abitanti e medicinali.
Non è successo durante il “bieco regime”,
Presidente Polverini, nemmeno negli anni tra
il 2000 ed il 2005. E’ un dato statistico che si
situa tra il 2007 ed il 2009 ma negli appunti
preparati dall’onorevole Nieri non c’era
scritto.
Allora, vedete, questa storia del “buco”,
quello da un miliardo e 600 è fatta anche di
queste cose. Non vi sfuggirà che il
commissariamento deciso dal Governo Prodi,
e non dal governo di qualche “sciarpa
littoria”, nel 2007 era riferito ad un disavanzo
che nel 2006 - Storace era da un anno e
mezzo che non c’era più - ha raggiunto la
cifra iperbolica di 2 miliardi di euro.
Non è uno scherzo questo!
Io mi chiedo che senso ha in un dibattito
come questo continuare a parlare di dieci
anni or sono!
Sapete perché? Io ascolto molto quello che
dite, leggo quello che scrivete, però vorrei
comprendere qual è la strada giusta.
Per quello che ci riguarda, Presidente Gigli,
da questa parte del tavolo ci è stato
rimproverato debito a fronte dell’apertura di
ospedali che qui non sono stati citati e che
credo oggi siano delle realtà, faccio
riferimento al Sant’Andrea, faccio
riferimento al Regina Elena, faccio
riferimento al Policlinico di Tor Vergata.
Cioè sono delle realtà, per carità, non è la
somma spesa per quegli ospedali, però si può
rimproverare il debito mentre realizzi
ospedali efficienti e poi rimproverare il taglio
di strutture che non vengono chiuse ma
riconvertite?
Credo che ci voglia senso della misura da
questo punto di vista e magari avere la
capacità di ragionare su che cosa avremmo
fatto noi al posto loro. Questo mi sarei
aspettato dall’opposizione. Purtroppo
l’abbiamo già visto.
Qual è il grande merito della Presidente
della Regione? E’ quello di avere avuto
coraggio e determinazione, di avere creduto
nella necessità di mettere a posto i conti della